Una tradizione di famiglia, nata con nonno Romeo nel 1935. Da Biandronno a Ispra con tutta la famiglia: comincia così l’attività di un ciclista di paese. Si stabilisce in piazza san Martino, in un cortile condiviso con una vecchia osteria (al lato opposto dell’attuale negozio). Romeo Franzetti crea la sua bottega in un’epoca non facile, mosso non soltanto dalla necessità di sfamare la famiglia, ma anche da una passione genuina. Da qualche anno, nel Varesotto, il ciclismo ha conquistato la gente dei paesi e delle campagne, grazie alla leggenda di un campione di nome Alfredo Binda. Ma lo sport, a quei tempi, era soprattutto un sogno e la bicicletta, per quasi tutti, era un mezzo (quasi un lusso) per poter andare al lavoro: Romeo, nella sua bottega, doveva guadagnarsi da vivere con mille lavori, inventandosi anche come riparatore di motocicli. La Seconda guerra mondiale ha, poi, portato anni durissimi per le popolazioni del Lago Maggiore, a Ispra come altrove: il lavoro nella bottega era scarso e soltanto al termine del conflitto, quando la bicicletta era diventata uno tra i simboli dell’Italia della ricostruzione, gli affari ricominciarono. Gli anni delle imprese di Fausto Coppi e Gino Bartali restano un’epoca memorabile anche per la bottega del Romeo, che a quell’epoca diventava luogo di ritrovo per i grandi appassionati del mondo del pedale, quando si litigava tra “coppiani” e “bartaliani”. Rimaneva una bottega tuttofare, quella del Romeo, che in realtà aveva nel cuore soprattutto la bicicletta: nacquero nel dopoguerra, allora, le prime bici con marchio Franzetti Romeo. Negli anni Sessanta, l’artigiano trasferisce l’attività sul lato opposto della piazza, in un elegante palazzo d’epoca, nel quale ancora oggi continua l’attività il figlio Diego: sono gli anni di Gimondi e Merckx, epoca in cui il ciclismo comincia ad incollare il pubblico davanti ai televisori. Dopo la scomparsa prematura di Romeo, nel 1972, il figlio Diego concentra l’attività della bottega esclusivamente sulla vendita e riparazione di biciclette, rilancia soprattutto la produzione propria di bici con marchio Romeo. In piena crisi petrolifera, cominciala grande rivincita delle due ruote.Oggi, come allora, come ai tempi di nonno Romeo, la bottega di piazza san Martino è punto di ritrovo per gli appassionati delle due ruote: non soltanto un’officina produttiva e sempre in movimento, bensì luogo di cultura ciclistica.