Cronaca di una giornata qualsiasi in officina. Cliente amareggiato, con la sua specialissima di marca molto nota pseudo-americana in carbonio, montata Ultegra, costata una discreta cifra: ha problemi di sterzo. Da quasi sempre. Siamo andati all’origine del problema: ed ecco venire a galla un dettaglio. Gli alloggiamenti per lo sterzo non sono previsti da questo telaio in carbonio: per tanto, nel tubo sterzo, il costruttore ha adottato la soluzione di inserire dei supporti ai cuscinetti che si fissano all’interno del telaio.

sterzo2E’ un dettaglio da poco? In realtà questa è una soluzione che, in genere, si adotta su bici di medio/basso livello. Si tratta di una soluzione del costruttore per economizzare: il cliente mi fa monoscocca più economici, con uno stampo meno dettagliato e via… Lo sterzo lo mettiamo con una soluzione extra, “usa e getta”, più economica: così, chi costruisce e vende il telaio ha più margini di guadagno e il cliente finale non lo sa, è convinto di aver comprato una super bici, perché “è di marca”. Fiero della sua specialissima in carbonio monoscocca, si accorge solo dopo un po’ che lo sterzo non funziona bene: certo, perché questa soluzione economica, usura molto più rapidamente sfere e cuscinetti. Uno sterzo così avrà problemi di frequente: sempre.

Con questo episodio si vuole soltanto fare riflettere i clienti, gli appassionati di bici, quelli che “l’ho trovata su internet ed è un affare”. L’esperienza artigiana conta ancora molto, nel costruire biciclette di qualità: chi ha a cuore il rapporto di fiducia col cliente finale, queste soluzioni “furbe” di nascosto, non le fa. Queste soluzioni tecniche sono tipiche di aziende e marchi che hanno solo un obiettivo: vendere a ogni costo, fare fatturato senza guardare in faccia a nessuno. Quando dovete scegliere una bici, affidatevi a chi ha esperienza e coscienza.

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