Tutte le nostre bici: le Explorer da trekking e cicloturismo Redazione Bottega 21 marzo 2018 Dall'officina, In primo piano, NEWS Le nostre Explorer, ovvero la linea specifica per il cicloturismo e il viaggio in bicicletta, sono il frutto di una lunga esperienza, un confronto diretto con le problematiche di chi usa la bici anche su lunghe distanze. Da privilegiare, in queste biciclette, soprattutto due aspetti fondamentali: il comfort e l’affidabilità nel tempo. Le Explorer sono nate nei primi anni Ottanta, con l’idea di papà Diego, di inventare una bici che fosse funzionale alle esigenze dei turisti: da decenni, noi qui sul Lago Maggiore, assistiamo ai passaggi di cicloviaggiatori provenienti o diretti nel Nord Europa e in Svizzera. Spiccavano, negli anni Ottanta, questi viaggiatori con bici spesso pesantissime, scomode, stracariche: veri e propri cancelli. L’Explorer nasce dall’evoluzione di un telaio da ciclocross, per dare comfort e affidabilità a chi cerca viaggia a pedali: la bicicletta è lo strumento, non il fine, è il mezzo con il quale si raggiungono mete splendide, si attraversano paesaggi suggestivi, si vivono emozioni. E’ un lento viaggiare, ma confortevole. Per questa ragione le Explorer da trekking prediligono l’acciaio come materiale per i telai: il comfort è il top con l’acciaio. E il peso? Molto più contenuto di quanto si creda. Tubazioni di qualità garantiscono un peso quasi competitivo con l’alluminio. Le nostre Explorer nascono principalmente su misura, con tubazioni Columbus: i nostri telai vengono realizzati in Italia, su nostre specifiche esclusive. Le tubazioni che prediligiamo sono le Spirit, le SL, le Zona. La realizzazione del telaio avviene in parte con le tradizionali congiunzioni, in parte (in particolare sullo sterzo) con saldature a tig. Tutto può essere personalizzato, al millimetro, con la possibilità di scegliere geometria tradizionali oppure più sloping, ovvero con il tubo orizzontale più inclinato, per ottenere una bici più raccolta. Tutto è personalizzabile e anche le ruote vengono montate in casa, utilizzando mozzi di altissima qualità. Molti sono i dettagli da curare: dalla scelta del manubrio (tradizionale, sportivo oppure con la forma tipica a 8, yuma), alle gomme. La pedalata cicloturistica non ricerca la prestazione, ma deve essere un’esperienza piacevole, che inviti al relax: la bicicletta per il cicloturismo, dunque, deve prediligere sia il comfort, sia la praticità o, meglio, la semplicità delle soluzioni. Le scelte dei materiali, dei componenti e degli accessori devono richiedere una manutenzione facile, semplice, veloce, senza troppe complicazioni. Forcelle ammortizzate? Anche no, meglio una bici più leggera e scorrevole. La forcella ammortizzata nasce, in genere, per rispondere a sollecitazioni di un certo tipo: se il cicloturismo percorre strade bianche, piste ciclabili, meglio privilegiare soluzioni più snelle. La scelta del manubrio, come quella del sellino, è molto personale. In genere, non consiglio il manubrio da corsa o tipo gravel perché, secondo me, non sono i più confortevoli per un ciclista che, presumo, si muova ad andatura moderata, magari per molte ore e con la voglia di guardarsi attorno e di fruire del territorio che attraversa. Meglio un manubrio che consenta posizioni più comode, con il busto un po’ più eretto: è molto importante, a questo proposito, anche la scelta delle manopole. Adottando, per esempio, delle manopole anatomiche, si riducono gli stress nella zona cervicale. Ai cicloturisti che pedalano per molte ore e che hanno la necessità di cambiare spesso posizione, consiglio anche il manubrio tipo “yuma”, che ha una curiosa forma “a 8”: a molti, tuttavia, questa soluzione non piace esteticamente, ma è pratica. Per le ruote, meglio adottare una raggiatura adeguata, soprattutto se si prevede di pedalare anche su strade sterrate e, magari, con un peso consistente da trasportare. Fondamentale è la qualità dei cuscinetti, poiché su una bici da turismo, la scorrevolezza e l’affidabilità sono grandi vantaggi. Per le gomme, dipende dal tipo di percorso: in genere, meglio prediligere gomme con una sezione piuttosto larga, dai 35/40 millimetri. Aumentando la sezione delle gomme si va a migliorare l’assorbimento delle sollecitazioni del terreno, qualora non si scelgano (come consiglio) forcelle ammortizzate. Le gomme antiforatura, che spesso vengono proposte per questo tipo di bici, sono spesso più pesanti: occorre valutare bene, cose si preferisce sacrificare. In commercio, esistono comunque gomme da turismo validissime anche senza la dicitura “antiforatura” (da Schwalbe a Michelin, da Vittoria a Continental). Le Explorer in acciaio, da noi, vengono realizzate sempre su misura, con possibilità di personalizzare anche la verniciatura. Ci sono anche alternative in alluminio con telai di alta qualità, ma non artigianali. In particolare, il telaio Discovery ci consente di montare anche freni a disco ed eventuali forcelle ammortizzate: come la pensiamo, l’abbiamo sottolineato chiaramente, ma è il cliente a decidere. SEMPRE. Di conseguenza siamo attrezzati per offrire qualità su tutte le scelte personalizzate. Un altro telaio molto versatile e leggero è l’High speed. Sono disponibili (entrambi i modelli) sia in versione da uomo, sia in versione da donna, in varie misure. Inoltre, sempre per il cicloturismo ci sono i modelli di Olympia, molto eleganti. In acciaio, poi, proponiamo varianti anche più stradistiche: l’Explorer nasce dall’evoluzione di un telaio da ciclocross ed è adatta a tutti i terreni. In acciaio realizziamo anche bici da turismo più da strada, più leggere, ma con ruote e telai meno adatti agli sterrati. Lascia un Commento Annulla la risposta You must be logged in to post a comment.