Tecnologia e marketing: cosa si fa o non si fa per vendere più bici Lorenzo Franzetti 23 febbraio 2017 BLOG 4266 Commenti Ascoltando la lunga e noiosa diretta (che senso ha?) di 100 chilometri e passa di deserto, nell’Abu Dhabi tour (una corsona), assisto a discorsi di varia natura da parte dei telecronisti, duramente impegnati a resistere fino all’arrivo, ovviamente in volata, della tappa: gli argomenti che tengono banco sono i soliti noti, dibattuti anche sul web. Freni a disco sì o no? Ovviamente, i telecronisti facevano il tifo per le grosse aziende che spingono affinché la gente si rifaccia le bici nuove con le nuove tecnologie… Tutte le grandi case costruttrici di biciclette, che investono fior di soldoni in marketing e che, bisogna sottolinearlo, arrivano da un’annata difficile (tutti i grandi marchi hanno fatto segnare forti cali nelle vendite, al contrario di quanto invece hanno affermato i telecronisti): e la tendenza è identica, venderti il nuovo e convincerti che il “vecchio” è superato. E’ il marketing, bellezza. Ma quanto c’è di vero, in quanto stiamo assistendo nel mondo del ciclismo? Freni a disco sì, freni a disco no? Elettronico o tradizionale? Gomme larghe o gomme strette? Ruote alte o ruote basse? Su un fatto, mi sento di dare una certezza a chi si affida alla Bottega del Romeo: non siamo e non saremo mai schiavi della tecnologia e delle imposizioni delle grandi case. In merito alla tecnologia, però, non la temiamo, ma la trattiamo per quello che è, ovvero un elemento in più, che si aggiunge nel mercato. La bici con i freni a disco è meglio, quella con i freni tradizionali è scarsa? Ecco, certi discorsi da noi non hanno senso. Parliamoci chiaro: la bicicletta perfetta è già stata inventata. Intendo, la bicicletta leggera e funzionale, comoda e facile da usare, affidabile e sempre riparabile. Semplice e geniale: queste sono le caratteristiche vincenti ed eterne della bicicletta. Nei secoli sono cambiati materiali, si sono migliorate tante cose, ma non sempre si è andati nella direzione della semplicità e della genialità. Ogni miglioramento tecnologico ha i suoi vantaggi: io te li propongo se ti servono, se hai necessità di una bici con determinate caratteristiche. La bici con i freni a disco è il futuro? Può darsi, ma per ora esistono anche validissime e splendide biciclette con i freni tradizionali. Se ti serve una bici che abbia determinate caratteristiche in frenata, ok, c’è la bici con i freni a disco. Se non ti serve, eccoti una top di gamma, con altra soluzione: io le metto sullo stesso piano, non discrimino la tecnologia, ma non ne divento nemmeno schiavo, in nome del marketing. Lo stesso vale per tutte le altre questioni aperte, nel mondo delle biciclette: avrei voluto far valere lo stesso principio anche per le mountainbike. Per alcuni ciclisti, con determinate caratteristiche, la mtb con ruote da 26” è ancora un’ottima soluzione: peccato, però, che il mercato abbia deciso il contrario, ovvero che il top di gamma lo trovi solo con ruote da 29”. Guidare una mtb 29” o una mtb 26” fa differenza: e non sempre in meglio, a seconda di chi sta sul sellino a pedalare. A quale conclusione voglio arrivare? Semplice e geniale, che risponda alle esigenze di chi pedala: questa è la bicicletta perfetta che troverete sempre, da noi. La tecnologia digitale e il progresso, poi arricchiscono, quando non migliorano: come nel mondo dell’auto, tra una Ferrari e una Golf c’è tanta differenza, ma non significa che non siano due buone auto. Idem per le bici. Il consiglio è: fidatevi di chi ha esperienza e cercate di non farvi condizionare troppo dal marketing o dalle mode. Scegliete la bicicletta che più è adatta a voi. Meglio la bici con i freni a disco o quella con i freni tradizionali? Dipende. Sostanzialmente da voi. Lascia un Commento Annulla la risposta You must be logged in to post a comment.