Ma quanto piace la nuova Oraklo? Redazione Bottega 21 novembre 2016 In primo piano, Olympia 5113 Commenti Agli Olympia test days c’erano anche le Scapin. Il celebre marchio, da quindici anni è parte della famiglia Olympia. E a Ispra, tra i modelli esposti, la bici che più ha destato curiosità è stata indubbiamente la nuova Oraklo. La sua geometria davvero particolare e il suo assetto (montava un gruppo Sram XX1 con una singola e 12 rapporti) hanno suscitato meraviglia nei tanti intervenuti all’evento della Bottega del Romeo, a Ispra. Da cinquant’anni, o forse più, Romeo e Olympia sono partner sul Lago Maggiore: ora, anche Scapin diventa un marchio strategico. Gli appassionati di questa linea di bici, più ricercata e dal design più aggressivo, possono contare sui consigli e l’assistenza di Lorenzo Franzetti. La nuova Oraklo è una 29” pensata per le competizioni Marathon, ovvero quelle gare in mountain bike con chilometraggi più lunghi e più ore in sella. Oraklo 148 è il suo nome preciso e deriva dal boost posteriore: naturalmente è un modello in carbonio, monoscocca. Il telaio mette in evidenza tutta la possente tensione della sua struttura. Il tubo orizzontale molto geometrico continua idealmente, in una curva appena accennata, con i posteriori alti. L’obliquo presenta una decisa piega e le sue sfaccettature, simili a quelle di un diamante, diventano più evidenti mano a mano che ci si avvicina allo sterzo ed alla scatola movimento. Quest’ultima poi, è generosa nelle sezioni, come deve essere, ma armonicamente in accordo con i posteriori bassi, robusti e oversize, con il sinistro ad accogliere l’attacco post mount. La particolare forma del telaio è progettata per sfruttare al massimo l’elasticità del materiale e, anche grazie a una disposizione di fibre studiata ad hoc, a renderlo più flessibile, quindi più confortevole, e al contempo più resistente. I test effettuati su Oraklo 148 hanno evidenziato che la sua struttura reagisce meglio alle sollecitazioni, con un aumento del 13% sull’anteriore e del 14% sul posteriore (rispetto alle versioni precedenti). Le grosse modifiche apportate dagli uffici di Ricerca e Sviluppo della sede di Piove di Sacco (in provincia di Padova) sono soprattutto di geometria. L’angolo tubo sella è stato mantenuto costante nelle taglie centrali, ma reso più armonico nelle taglie estreme (S e XL) con l’obiettivo di adattarsi meglio alla morfologia dei biker di riferimento, a tutto vantaggio di una posizione più efficiente e performante. L’esperienza maturata con Oraklo 29” e Spektro ha portato gli ingegneri Scapin ad aprire di 1° l’angolo sterzo. La modifica è stata effettuata su tutte le taglie, con l’obbiettivo di una guida sicura ed efficace, soprattutto nelle lunghe discese. Il movimento centrale infine, è stato abbassato (circa +5 mm), così da migliorare la stabilità della bici e renderla più maneggevole nei repentini cambi di direzione. Il carro posteriore, nell’insieme, è più corto rispetto i modelli precedenti, per una bici ancora più reattiva e pronta allo scatto. E’ una bici particolare, per veri intenditori: il pubblico fino a oggi ha reagisce in modo curioso. O se ne innamora o la detesta. In ogni caso, è una gran bici. Disponibile, naturalmente, da noi. Lascia un Commento Annulla la risposta You must be logged in to post a comment.